La Magia del Legno – Strumenti musicali del celebre artista argentino Mario Buonoconto
INAUGURAZIONE MOSTRE
SABATO 11 SETTEMBRE – ORE 09.00
ORARI DI APERTURA
SABATO 11 SETTEMBRE
MATTINA dalle ore 09.30 alle 13.00
POMERIGGIO dalle ore 15.30 alle 22.30
DOMENICA 12 SETTEMBRE
MATTINA dalle ore 09.30 alle 13.00
POMERIGGIO dalle ore 15.30 alle 19.30
Sala del Caminetto – Piano terra
DESCRIZIONE
In esposizione alcuni strumenti in prestito dalla collezione del liutaio italo-argentino Mario Buonoconto, artista che opera all’interno del laboratorio “Antichi Strumenti” da lui stesso gestito a Majano in Friuli.
Si tratta di copie di strumenti storici ricavate da disegni provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni private oppure copie ricavate da riproduzioni iconografiche.
Nella prima categoria il lavoro consiste nel riprodurre lo strumento il più fedelmente possibile con i sistemi costruttivi dell’epoca. Nella seconda categoria la costruzione dello strumento richiede molta più attenzione e tempi più lunghi, perché le raffigurazioni riguardano solo l’esterno dello strumento e riportano spesso diversi errori interpretativi. Questi casi richiedono dunque una meticolosa ricerca, anche tenendo conto del periodo storico e paese di provenienza dello strumento. Inoltre particolare impegno richiede la realizzazione delle parti meccaniche e tecniche, reinterpretando l’idea del primo costruttore e proponendo un lavoro filologicamente corretto.
Un’attenzione particolare è rivolta alla scelta del legname più adatto e sempre ben stagionato, evitando così eventuali sollecitazioni indesiderate nella struttura dovute ad eventi climatici come per esempio l’umidità ambientale.
L’aspetto estetico viene tenuto in gran conto ed ogni finitura deve esaltare la qualità generale dell’oggetto. Naturalmente anche l’aspetto sonoro è molto importante: ogni strumento è infatti progettato per la massima resa sonora, rendendolo un pezzo unico totalmente costruito a mano con la massima cura e perizia.
Tra gli strumenti realizzati da Buonoconto compaiono arpe di vari periodi, strumenti antichi come la citola medievale o la viella, il salterio cinquecentesco, la viola da gamba, la ghironda barocca, il cosiddetto “Orpheon” (ricavato dall’Enciclopedia dell’Illuminismo), clavicembali e clavicordi settecenteschi.